E Raspadori fu: il Napoli cambia i connotati in attacco. Il talento del Sassuolo ha svolto ieri le visite mediche ed è pronto a firmare il contratto che lo legherà ai partenopei. La rivoluzione offensiva è completata dall’ingaggio del figlio d’arte e argentino doc Simeone. La punta giunge dall’Hellas Verona e indosserà la maglia numero 18.
Porte girevoli anche a centrocampo. L’ultimo colpo messo a segno dal direttore sportivo Giuntoli risponde al nome di Ndombélé dal Tottenham. Sul piede di partenza ormai da diverse settimane lo spagnolo Fabian Ruiz. L’iberico vuole trasferirsi al Psg ma l’accordo tra azzurri e francesi ancora non arriva a dama. Per ora il giocatore di allena sostanzialmente da separato in casa. L’ultimo tassello da coprire a questo punto è quello del portiere. Meret non offre ampie garanzie, mentre Sirigu sembra destinato ad una veste da dodicesimo. Il profilo più gettonato per la titolarità è quello di Navas.
Mario Mattioli
Sta nascendo un Napoli nuovo che credo si avvii ad essere in poco tempo forte come quello che si è sciolto questa estate. Avrà sicuramente bisogno di tempo perché Spalletti dovrà lavorare ancora molto su questi giocatori acquistati. L’obiettivo è plasmare una squadra che possa puntare quanto prima a raggiungere alti livelli. Onestamente sono rimasto stupito da questi ultimi innesti dei partenopei. Pensavo ad un ridimensionamento più netto. Penso invece che in poche giornate avremo un Napoli molto forte.
Roberto Pruzzo
Per la questione Fabian Ruiz bisogna trovare una mediazione. Purtroppo De Laurentiis in certi casi non vuole proprio sentir parlare di dialogo. Il Presidente ha la sua linea e la porta avanti. In questo contesto magari cercherei una via di mezzo. Comunque il Napoli ha in rosa un giocatore, che non sarà un fenomeno, di ottimo livello. Quindi perderlo in questa maniera non è il massimo. Questa può essere una stagione davvero interessante per gli azzurri.
Nando Orsi
Su Fabian la situazione è difficile. Peccato perché lo spagnolo è un giocatore forte. Purtroppo il centrocampista iberico è sempre stato un tipo come Luis Alberto. Sono caratteri particolari. Adesso bisognerebbe mediare tra le parti. Ormai i giocatori di oggi se li metti fuori rosa a loro non importa nulla e continuano ad allenarsi senza problemi intascando comunque il loro stipendio. Non stiamo parlando di un giocatore normale. In certi casi è meglio il dialogo invece di arrivare allo scontro totale.
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