“Non c’è più la bella satira di una volta”, dice qualcuno. E invece c’è eccome, e la si può fare anche sui social. Su Facebook, un ragazzo di nome Simone Tiberi ha creato un vero e proprio vocabolario che racchiude una serie di neologismi. Ma non sono neologismi qualunque, bensì parole coniate a partire dalle caratteristiche più particolari di alcune personalità politiche (e non solo).
È il caso di ‘Burionata’, ossia: ‘Analogia o metafora fallace, con finalità didattiche o di persuasione, che vorrebbe porre in relazione un principio di carattere generale e universale con fatti di esperienza quotidiana mutevoli e arbitrari, fallacia logica, scempiaggine. Es. Dario se ne uscì con la bulinata per cui avrei dovuto sposarlo perché le biciclette hanno due ruote’. O anche di ‘Calenderia’: ‘Atteggiamento e modi di fare di chi, senza fondate ragioni, si ritiene dotato di indiscutibili qualità superiori, prestigio e rilevanza, stima eccessiva della propria importanza, superbia, altezzosità. Es. Ogni volta che Alissa arrivava in spiaggia, costume e accessori sempre vistosamente aggiornati, faceva l’ingresso di una diva d’altri tempi, senza saper celare in nessun modo la sua insopportabile calendario’. “Una satira che colpisce con nel segno con eleganza e non con la solita volgarità a cui siamo abituati”, commenta Fabio Duranti.
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