Con le elezioni ormai alle porte (il 25 settembre è vicino), è tempo di iniziare a tracciare un possibile quadro di ciò che avverrà. Marco Antonellis, retroscenista politico, ha provato a buttar giù qualche indicazione: “Io credo che alla fine il primo partito d’Italia sarà quello dell’astensione, intorno al 30%-40%. Tranne per due partiti – Fratelli d’Italia e Partito Democratico – per tutti gli altri sarà un terno a lotto, e credo anche che qualche partito del Nord rischi il crollo e di stare molto al di sotto delle previsioni, come Forza Italia e Lega”.
Qualcuno poi si lamenta anche delle presenze in televisione, con Calenda che vuole essere presente. “Giornalisticamente parlando, il confronto televisivo funziona di più se lo fai a due, dopodiché se vogliamo fare un discorso più istituzionale, forse ha ragione Calenda quando dice che dovrebbero essere invitati tutti e quattro: Conte, Letta, Meloni, Calenda. Poi certo, Salvini e Berlusconi non accetteranno mai di farsi scavalcare da Giorgia Meloni perché è chiaro che se il confronto con Letta lo fa lei, il messaggio implicito è che è lei la leader della coalizione. In generale, tutti dicono che la leader è Giorgia Meloni, ma nessuno nel Centrodestra vuole che lo sia”.
Capitolo Giuseppe Conte: il MoVimento 5 Stelle può essere una sorpresa? “Una sorpresa magari no, ma forse potrebbe evitare il tracollo. Il MoVimento rischia di non arrivare al 10%, quindi se arrivasse a un 12%-13% sarebbe un buon risultato”.
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