Quale futuro per la crisi di governo? Le dimissioni di Draghi, respinte da Mattarella, aprono ad una fase di forte instabilità politica. Il Movimento 5 stelle e Giuseppe Conte hanno assunto l’ago della bilancia nel proseguimento dell’esperienza del governo. Il confronto Conte-Draghi è solo la punta dell’iceberg di una riposizionamento di tutte le forze politiche nell’arena parlamentare.
Mercoledì sarà un giorno decisivo per le future sorti della politica italiana. Il presidente del Consiglio infatti andrà alla conta in Parlamento, chiedendo alla maggioranza che lo ha sostenuto di rinnovare la fiducia. Giuseppe Conte al momento sembra entrato in cul-de-sac tattico. In caso di pacificazione con l’esecutivo avrebbe un ritorno negativo d’immagine per aver aperto una crisi di governo senza arrivare alla sua effettiva conclusione, se invece riuscisse a rompere gli indugi, confermando la decisione di uscire dalla maggioranza, avrebbe da gestire una difficilissima tornata elettorale con un partito in crisi di consensi e spaccato.
L’analisi del prof. Paolo Becchi
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