Per capire se stiamo raccontando una verità o una bugia voi dovete analizzare il primo governo ucraino ad interim, nato dopo quella che doveva essere una rivoluzione democratica.
Nella lista trovate quattro ministri di Svoboda – personaggi con le svastiche tatuate – e tre ministri stranieri, di cui una americana. Ora, se io facessi una rivolta suscitando la cacciata di Draghi, state sicuri che dopo un ministero mi spetta. Se invece vi rendete conto che nel governo ucraino ad interim del 2014 erano arrivati neonazisti e americani, è perché neonazisti e americani si erano intestati quella rivolta.

Questo cosa ha fatto sì che accadesse?
Che i neonazisti pretendessero in seguito di mettere le mani su tutti i governi a seguire. Come? Rinunciando ai ministeri (scelta di facciata), pretendendo che il loro battaglione venisse integrato nella Guardia Nazionale, chiedendo la posizione di viceministro dell’Interno e il capo della polizia di Kiev, nonché il sottosegretario di Stato.
Tutti i vertici militari erano nelle loro mani. Potevano organizzare un golpe dal giorno alla notte se i nuovi governi entranti si fossero rifiutati di portare a termine il loro programma (che comprendeva l’abiura degli accordi di Minsk).

Ovviamente chi usa la propaganda, non ce lo fa sapere.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo