All’origine della guerra. Si diffondono le teorie sulle profonde ragioni che hanno portato Putin a sganciare le bombe su Kiev a partire dal 24 febbraio. Da entrambi i fronti sono partiti sin da subito interpretazioni di varia natura. La spiegazione di una perdita di senno da parte del leader del Cremlino trova rifugio dalle nostre parti, ma è sempre impossibile da confermare. Dalla sponda della Russia la minaccia rappresentata dall’ampliamento della Nato verso est sembra rappresentare molto più che un dato di fatto. Davvero un motivo sufficiente per far scatenare un conflitto di tale portata?
Solo il tempo, probabilmente, potrà dare risposta al quesito sulla genesi della guerra. Il dato di fatto oggi è rintracciato nell’immane tragedia che si sta consumando nell’est Europa. Un dramma che secondo il professor Alessandro Meluzzi è alimentato da motivazioni di stampo psico-economico. Il commento dello psichiatra in diretta a Un Giorno Speciale, con Giovanni Frajese e Alberto Contri, ai microfoni di Fabio Duranti.
“Senza cadere in forme di determinismo un po’ paleo-marxista, il motore della storia è duplice. Da una parte c’è un motore potentissimo che è l’economia. Senza volere cadere nel quarto libro del Capitale o dei Manoscritti economico-filosofici, quello che è sicuro è che la struttura economico-produttiva-monetaria della società è il motore principale. Naturalmente non c’è solo quello. Come diceva un vecchio leader politico, la gente vota con una mano sul portafoglio ma anche con una mano sul cuore. Quindi c’è la componente legata ai media, alle culture, alle identità, alle religioni, all’aspetto psicologico-empatico della vita. Ma quello economico tende a essere prevalente.
La partita in atto è una partita di menzogne, come hanno detto bene Frajese e Contri. Ma è anche una straordinaria partita di tipo economico. Anzi, addirittura di tipo psico-economico. Perché da una parte c’è la dittatura di una moneta ipersvalutata, al quale non corrispondono più fondamentali di economia, né riserve energetiche, né riserve auree, che è il dollaro. E dall’altra c’è una zona di mondo che peraltro è la maggioranza umana, che include Cina, Russia, sud-est asiatico, India, gran parte dell’America Latina. Questo è il vero tema della guerra”.
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