Tammy Abraham: il leader. La Roma è soprattutto lui. Nel 3-0 giallorosso ai cugini della Lazio, nel derby di campionato, c’è la firma doppia del centravanti inglese. Una forza della natura capace di esaltare il festoso popolo sugli spalti.
Un trascinatore in piena regola capace, nei frequenti momenti difficili della sua squadra, di cantare e portare la croce per novanta minuti e oltre. Numero 9, spalle larghe, rapidità da far invidia, fisico scolpito, sguardo grintoso. Insomma, un mix letale contro le difese avversarie. A farne le spese, in una domenica di metà marzo, il tandem biancoceleste Acerbi-Luiz Felipe.
Bomber britannico magari aiutato da un pizzico di fortuna nel primo gol sugli sviluppi di un corner, ma poi mortifero ad insaccare di rapina il cross dalla destra di Karsdorp per la rete del raddoppio. L’ex Chelsea, ai microfoni di DAZN, ha raccontato così la sua superlativa performance: “Non ho parole, vedere cosa significa per tutti, per i miei tifosi è bellissimo. Non avrei potuto chiedere nulla di più della doppietta odierna, è fantastico. Tutto questo è merito dei compagni e del mister, mi hanno fatto sentire a casa sin dal primo momento, se siamo uniti si ottengono questi risultati. La Roma ha investito moltissimo su di me e voglio ripagarli“.
Con la doppietta nella stracittadina Tammy balza a quota 15 marcature in 29 presenze con 3 assist. Stagione da incorniciare per il nuovo idolo giallorosso all’ombra del Colosseo.
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