La riforma della giustizia rappresenta un passaggio obbligato nel quadro giuridico e politico italiano. Una maggiore efficienza del sistema, la certezza della pena, la revisione del meccanismo delle carriere dei magistrati, rappresentano punti nodali di una giustizia più equa e rapida. Nel suo discorso d’insediamento Sergio Mattarella, aprendo il suo settennato bis, ha evidenziato in maniera chiara come proprio la riforma della giustizia debba essere un passo assolutamente necessario per avviare la modernizzazione del sistema Paese.
Le indicazioni del Capo dello Stato sulla giustizia sono state favorevolmente accolte dall’avv. Fabio Frattini, membro dell’UCPI (Unione Camere Penali italiane). Per Frattini l’invito specifico e di grande forza di Mattarella a riformare il sistema giurdico, nonchè la magistratura colpita negli ultimi anni da inchieste e scontri di corrente, rappresenta un’assoluta priorità: “Ho avuto i brividi quando ho sentito il discorso di Mattarella. Solitamente il discorso d’insediamento di un Presidente della Repubblica è abbastanza generico. Il presidente è andato giù drittissimo sul tema”.
Continua Frattini: “Il Capo dello Stato ha sottolineato come gli italiani non possano avvertire il rischio di decisioni arbitrarie e imprevedibili che in contrasto con la certezza del diritto incidono sulla vita delle persone. Questo è un passaggio straordinario. Parole pesantissime”
L’intervista di Fabio Frattini ai microfono di Stefano Molinari
Pierluigi Lantieri
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