Gigi+Riva%2C+campione+per+sempre
radioradioit
/2021/11/gigi-riva-campione-per-sempre-marcacci/amp/
Featured

Gigi Riva, campione per sempre

C’erano già all’epoca i giocatori milionari, certo non in Euro, ma milionari: privilegiati, idolatrati in un certo senso anche più di oggi; senza tv satellitari ma con gli stadi che non avevano mai un seggiolino vuoto. 

E all’epoca c’era già un calcio ipocrita, finanche più ignorante e grossolano, all’interno del quale il giocatore era al tempo stesso protagonista privilegiato, quando la sorte e la carriera gli arridevano, e carne da macello se le cose andavano male, senza alcun diritto, trattato come un pacco postale per quanto riguardava i trasferimenti, vittima spesso di somministrazioni strane, malcelate da medici compiacenti e allenatori omertosi. 

E c’erano, allora come oggi, le luci di una ribalta da perseguire, da raggiungere, da mantenere: quanto più erano luminose, tanto più ogni grande giocatore voleva occupare lo spicchio di palcoscenico che riusciva ad accaparrarsi, sperando di restarvi il più a lungo possibile. Quasi ogni grande giocatore; in quel “quasi” brillò negli anni settanta, come brillerebbe ancora oggi, con gli stessi riflessi, l’esempio di Gigi Riva: il più grande attaccante della sua generazione, quello dal repertorio tecnico e atletico più fulgido; il più dirompente, il più efficace in area di rigore. 

Lui si concesse il lusso più grande, in un certo senso: quello di poter scegliere da uomo, non da star; sfuggendo all’obbligo, che sarebbe stato vantaggiosissimo tranne che per l’indole e per l’orgoglio, di andare a vestire una delle maglie a strisce delle società che gli avevano promesso un assegno in bianco. E scelse Cagliari, la Sardegna: non quella turistica e da cartolina, no; quella di un popolo che accoglie come pochi altri, quando avverte che chi si rapporta a esso lo rispetta in nome degli stessi valori. Ecco perché Gigi Riva era già un sardo d’elezione, ancora prima di saperlo; ecco perché a Cagliari poteva e può non essere straniero anche un ragazzo di poche parole della provincia di Varese

I sardi gli diedero il cuore, come fanno quando cominciano a fidarsi; lui ci cucì sopra uno scudetto, trapuntandolo di gol.

Buon compleanno “Gigirriva”: nemmeno lui, ormai, saprebbe pronunciarlo in altro modo. 

Paolo Marcacci

Paolo Marcacci

Recent Posts

  • Sport

Dal Bologna alla Roma per 18 milioni, colpaccio Gasperini

La Roma è pronta a strappare un elemento chiave al Bologna per far felice Gian…

9 ore ago
  • Sport

Lazio, cessione lampo: diventa nerazzurro per 8 milioni

Possibile cessione nelle prossime ore della Lazio di uno dei suoi gioielli. Operazione utile anche…

10 ore ago
  • Sport

VIDEO – Roma, Gasperini parla dal ritiro in Inghilterra: “Mercato? Ecco cosa manca”

Continua il ritiro della Roma in Inghilterra a St. James Park, dove Gian Piero Gasperini…

11 ore ago
  • Sport

Infortunio Bremer, tifosi della Juve gelati: più grave del previsto

Si torna a parlare della situazione muscolare e fisica di Gleison Bremer: la confessione del…

12 ore ago
  • Attualità

Follia UE sull’immigrazione: “Ora i giudici sono legittimati a scavalcare i governi” | Daniele Capezzone

Il 1° agosto 2025, la Corte di Giustizia dell’UE ha reso una sentenza che modifica…

12 ore ago
  • Sport

Atalanta, telenovela Lookman ▷ Percassi: “Promessa non mantenuta? Bugia, ecco perché”

Il triangolo di mercato tra Lookman, Atalanta e Inter si infiamma, e lo fa in…

13 ore ago