La notizia è che la Juventus ha vinto. Viste le premesse sembra davvero un colpo di scena, tre gol nella gita turistica a Malmoe, bene tutti, compreso il portiere polacco di cui ormai mi rifiuto di scrivere il cognome da ottotipo dell’oculista. Hanno segnato le due punte, Morata e Dybala, ha segnato, di testa anche Alex Sandro, hanno giocato quasi tutti nella giostra concessa da Allegri che dirà di essere soddisfatto dei ragazzi ma ha bisogno di altro e di più serio del Malmoe per dimostrare se è verità o propaganda.
Il fosforo di Locatelli ha dato alla squadra la lucidità necessaria in ogni zona e così Rabiot è cresciuto di testa e di gambe, così come Bentancur più gregario del solito. Nessun doppio lavoro per la difesa con il ritorno di de Ligt, pure ammonito ma l’uomo che cambia la Juventus e il suo gioco era e resta Cuadrado, autore del primo assist sul gol di Alex Sandro. Non va dimenticato che i “recuperati” erano comunque presenti nella sciagurata partita contro l’Empoli. Ora c’è il Milan che è cosa di sostanza e dunque Allegri non può fare il furbo con i coriandoli svedesi. La Juventus va vista e rivista anche se conservo dubbi e perplessità su altre cose non soltanto di campo.
Tony Damascelli
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