Il sistema economico italiano si fonda su un tessuto industriale costituito da piccole e microimprese. I dati sull’occupazione mostrano come la maggior parte degli occupati sia concentrata in imprese con meno di 9 dipendenti. La struttura economica italiana si differenzia in modo significativo dalla visione del sistema finanziario-capitalistico globale basato sul modello delle multinazionali e delle grandi corporate. Le misure economiche realizzate a partire dal 2011 hanno invece ignorato la peculiarità del tessuto industriale.

Analizzando i dati sulla povertà delle famiglie italiane emerge, numeri alla mano, un quadro sconfortante. Dal 2011 si nota un netto peggioramento della condizione economica delle famiglie italiane fino ad arrivare all’allarmante dato del 2020: una famiglia su otto non ha un componente del proprio nucleo famigliare occupato. I grafici dimostrano un netto aumento della povertà assoluta dal 2005-2020. In quindici anni la povertà risulta triplicata, una vera e propria emergenza non più solo economica ma di tipo sociale. A dimostrarlo con questi grafici il Prof. Malvezzi ai microfoni di Fabio Duranti e Francesco Vergovich.

Io sono stato critico nei confronti dell’ipotesi Draghi non dal primo giorno, ma prima dell’insediamento. Credo di essere stato uno dei pochi che lo scorso anno nel mio romanzo ‘Futura’ diceva: ‘Cresceranno le materie prime, il grano e il prezzo del cibo’. Un anno fa tutti ridevano, mentre adesso le grafiche si commentano da sole. Una cosa è centrale nel ragionamento di Fabio Duranti: come può uno come me operare in una linea economica diametralmente opposta alla mia? Questo non sarebbe serio. Mi spiego ancora meglio. L’economia capitalistica è centrata su un modello che si basa sull’accumulazione del capitale. Il modello dell’economia umanistica, che propongo io e credo di essere l’unico in Italia che ne parla diffusamente, si basa sull’accumulazione del lavoro.

Quindi non possiamo stupirci se questa mattina su tutti i giornali ci sono problemi sindacali, perdita di diritti o perdita di lavoro. Questi dati sono conseguenze. Draghi sta facendo esattamente quello per cui è stato chiamato e che fa da 50 anni: parliamo quindi del modello capitalistico. In questa situazione mi sono reso conto di una cosa: non è possibile scardinare il modello capitalistico per via elettorale. Perché? Tutti i partiti sono consociativi e credono che il modello capitalistico sia l’unico possibile. Tutti i parlamentari hanno sostenuto il Recovery Plan, le leggi europee, hanno tolto la sovranità del Parlamento. Io cosa sto facendo? Ho aperto un gruppo Telegram con un canale in cui se facessi leggere quello che dicono le persone dimostrerei che le persone si stanno risvegliando sul fatto che l’economia potrebbe essere diversa.

Ci sono tre vie per l’uomo. La via dello Yogi, sostanzialmente la via del sapiente. Alla fine sai talmente tante cose da non fare nulla; questo dicono i grandi mistici. La seconda via è la via del Monaco, cioè quella del politico. Il politico ha una fede e quindi non ascolta più la controparte perché ha un dogma incrollabile in quella bandiera. La terza via si chiama la via del fachiro. Il fachiro è quello che lavora 10-12 ore al giorno. Io le ho percorso tutte e tre. Ho capito, dopo aver studiato tanto, che esiste una quarta via che viene raccontata da grandi mistici dall’Armenia alla Grecia passando per la Cina. Questa quarta via, che cerca di mettere insieme le prime tre vie per fare un percorso dell’anima della singola persona, è la strada per ognuno di noi. Dicono da decenni che l’Italia è fatta di piccole e medie imprese. È una falsità: l’Italia non è fatta da piccole e medie imprese. L’Italia è fatta prevalentemente di piccole e micro imprese perché la maggior parte degli occupati, che sono oltre 7 milioni, lavorano in aziende di piccole e medie dimensioni che statisticamente, secondo i regolamenti europei, arrivano fino a 10 dipendenti“.

Occupati per dimensione di impresa in Italia

La grafica numero 1 dimostra che la maggior parte delle persone sono occupate in quella fascia dimensionale. Ma come potete pensare che la visione di un banchiere come Draghi, e di tutto il mondo finanziario capitalistico, sia compatibile con il destino del nostro paese dove gli occupati sono nelle micro imprese?

Percentuale di famiglie senza lavoro

Passiamo alla grafica numero 2. Lo sapete che nel 2020 in Italia una famiglia su otto non aveva nessun membro tra i 18 e i 59 anni che lavorava? Secondo questa grafica l’Italia è il paese che svetta nella classifica dal 2009 fino allo scorso anno. In Europa il modello capitalistico pesa anche sugli altri paesi”.

Povertà assoluta e relativa in Italia

La terza grafica si occupa del tema della povertà assoluta. Perché io avverso il modello capitalistico e parlo di economia umanistica? Il trend della povertà dal 2005 a oggi è esploso. Si è passati da 2 milioni di poveri a 6 milioni“.

Pillole di eresia economica

Nell’ultima grafica riassumo i concetti spiegati oggi. Prima di tutto abbiamo detto che la maggioranza degli occupati in Italia è nelle piccole e micro imprese. In secondo luogo una famiglia su otto è senza lavoro. La povertà in Italia, infine, ha raggiunto livelli pericolosi dal punto di vista sociale. La domanda fondamentale è questa: come facciamo a far ripartire il paese?