Tempo di progetti e proposte per tutti i candidati a sindaco della città di Roma. Svelati i nomi di coloro che prenderanno parte alla corsa verso il Campidoglio, ora si cominciano a mostrare le carte dei piani che si intendono compiere, qualora si venisse eletti. La sensazione, confermata da qualsiasi abitante della Capitale, è che di lavoro da fare ce ne sia parecchio e sia sparso in ogni angolo di vita della città.

Uno dei nodi strategici su cui bisognerebbe intervenire è il Tevere, dal valore potenziale inestimabile. Basta guardare alle altre capitali europee, vedi Londra con il Tamigi o Parigi con la Senna, per rendersi conto dell’importanza di un bacino fluviale che interseca il cuore dell’urbe.

È possibile valorizzare il Tevere? Risposta affermativa secondo il professor Enrico Michetti, scelto dal centrodestra per guidare Roma nei prossimi 5 anni. Intervenuto in diretta ai microfoni di Mimmo Politanò e Ileana Linari, l’avvocato ha fatto il punto su come riconsegnare prestigio al fiume principale della Capitale.

Ecco il commento del Prof. Michetti a “Accarezzami l’Anima”.

“Sul Tevere noi siamo rimasti molto indietro. Voi andate a Londra e vedete il Tamigi, ha un ruolo centrale nella vita della città. Come del resto a Parigi è la Senna.

Noi pensiamo che nell’antica Roma quel Tevere era considerato navigabile, perché le imbarcazioni lo percorrevano verso l’interno a ritroso. Portavano le spezie e qualsiasi tipo di oggetto che poi entrava a far parte del più grande mercato del mondo. Ecco, pensate che quelle imbarcazioni molto spesso a remi arrivavano fino a Testaccio.

Ma al di là dell’aspetto squisitamente commerciale, il Tevere ha un valore inestimabile per la città, perché il romano ne dovrebbe godere. Il Tevere dovrebbe essere sicuramente depurato, pulito. Dovrebbe arrivare già pulito con i depuratori a monte, con i depuratori a valle, così da garantire anche sul litorale una balneabilità. E poi dovrebbe essere fruibile, dovrebbe essere un Tevere dove le imbarcazioni ci fanno vedere, come accade nelle altre grandi capitali, Roma dal Tevere. E le sponde dovrebbero essere animate, dovrebbero essere un luogo dove il cittadino possa fare delle belle passeggiate.

Sul Tevere bisogna investire. Va fatta un’opera che riguarda le acque del Tevere: i collettori, la rete fognaria, la depurazione. E poi risistemare tutto ciò che c’è sul Tevere, sulle sponde del Tevere. Bisogna pianificare cosa metterci sopra le sponde del Tevere. Come farlo vivere d’estate, come fare in modo che di inverno quelle rive inondate non creino problemi alle attività che poi risorgeranno dalla primavera in poi. E poi devono essere animate da eventi: ogni sera ci deve essere un evento sul Tevere. Il Tevere deve essere illuminato. Ci sono tante cose che si possono fare, è parte dell’offerta turistica della città. Dovrebbe essere navigato come accade in tutte le altre grandi città europee.

Potrebbe essere un obiettivo: perché non trascorrere l’estate sul Tevere per coloro che rimangono a Roma e per i turisti? Che ci siano dei luoghi come un tempo, quando c’erano degli stabilimenti, dei ritrovi in cui si ballava, si danzava, ci si faceva il bagno. Era possibile allora, figuriamoci se non è possibile oggi”.