Il sistema dominante ci sta riuscendo, sta raggiungendo il proprio obiettivo: scatenare una guerra tra disperati. Ieri in piazza a Roma sono rimasti feriti un poliziotto mentre portava avanti il proprio lavoro ed un ristoratore mentre cercava di difendere il suo, mostrando al Governo la disperazione perché non gli si permette più di lavorare.
Un padre di famiglia disperato, preso a manganellate perché costretto a scendere in piazza a calpestare la propria dignità per cercare di tornare a lavorare e portare avanti la propria famiglia. 
Ma vi rendete conto dello schifo di società che è diventata?

Certo, anche il poliziotto stava facendo il proprio lavoro e, se la gente disperata sbotta, bisogna in qualche modo contenerla. Ma vi prego, risparmiatemi quelle dichiarazioni retoriche e colme di ipocrisia dei nostri politici. Quel mantra che in bocca a certe persone è da voltastomaco: “Condanniamo sempre ogni forma di violenza“.
No cari miei, voi non condannate un bel nulla. Voi l’alimentate ogni giorno, la violenza. Costringere a tenere chiuso il proprio ristorante è una violenza per il ristoratore. Tenere chiuso un negozio è una violenza per il commerciante. Costringere un padre di famiglia a non poter assicurare ai figli il cibo è di una violenza inaudita. 
Non c’è nulla di più violento di ignorare il sacrificio delle persone, di costringere migliaia di piccoli imprenditori a restare inermi mentre falliscono le proprie aziende: questa è violenza. Una violenza inaudita.
Che non si permettano più di dire che condannano ogni tipo di violenza perché non fanno altro che alimentarla ogni giorno. 

Dicano, piuttosto: “Ringraziamo dio che nonostante la disperazione della gente in queste manifestazioni non succeda nulla di grave“.
Ringraziassero Dio, che le forze dell’ordine ancora si prestino, loro malgrado, a fare da capro espiatorio della rabbia della gente. Ma, se continuano di questo passo, arriverà il giorno che quelle brave persone, che altro non vogliono che poter svolgere il proprio lavoro, capiranno che per loro non c’è più speranza. E quei poliziotti non accetteranno più di stare dall’altra parte della barricata, e allora se la vedranno brutta, e forse la smetteranno di fare i finti moralisti.

Permettetemi di aggiungere ancora qualcosa sulla nostra vergognosa stampa. “Il Fatto Quotidiano”, tra la folla di persone oneste che protestavano ieri per il diritto al lavoro, ha fotografato e pubblicato un tipo che nella folla aveva un braccio destro alzato: “Ecco, lo vedete? Ieri in Piazza c’erano i fascisti!“. 
Ma non vi vergognate? Non vi fate pena per quello che siete diventati? Neanche il rispetto per gente disperata a cui stanno togliendo tutto vi ferma dall’essere così ipocriti, così vili. La storia vi condannerà, ne sono certo. E pregate che non sia la gente a farlo.
Solitamente concludo queste pillole dicendo “approfondimenti sul sito FrancescoAmodeo.it“, ma questo argomento non lo voglio approfondire.
Esprimo solidarietà ai manifestanti e alle forze dell’ordine. Tutto il resto mi ha già dato una tremenda nausea.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo