La premessa è che chi scrive ha più spesso difeso che criticato Paulo Fonseca, facendo la tara tra pregi e difetti; materiale umano a disposizione e risultati; considerazioni sul gioco tra efficacia e soglia di rischio.
È un giudizio sostanzialmente positivo che resta, su un tecnico che a Roma è sempre stato sottoposto a critiche molto più severe e sbrigative di quelle che erano toccate a Di Francesco, tanto per avere un riferimento.
Detto ciò, la provocazione, ammesso che sia solo una provocazione: via Fonseca, subito. Domattina. Di colpe se ne possono trovare a pacchi, tra quelle che ha realmente e quelle che gli affibbiano; in più, la figuraccia degli slot l’ha fatta anche lui, certo non da solo e non per primo forse, però i regolamenti con le relative sfumature è tenuto a conoscerli e ad averli presenti anche durante la fibrillazione di un tempo supplementare.
Via Fonseca ma, dall’istante successivo, fine degli alibi per tutti gli altri. Per chi scende in campo, a cominciare dai giocatori più blasonati, sostanzialmente non pervenuti durante il derby; per chi questa società la dirige; per chi ci ha messo soldi e faccia, con tanto di presenza costante allo stadio. Chi si è lamentato, anche a telecamera accesa, degli schemi e dell’atteggiamento; chi si fa espellere con leggerezza e poi quasi ostenta menefreghismo; chi si lamenta tramite il procuratore e chi ostenta malumore alla prima sostituzione dopo un paio di pagelle positive.
La Roma è una cosa seria, quantomeno un paio di milioni di tifosi, tra i quali tanti ex dirigenti che non avrebbero mai commesso errori regolamentari come quello riguardante Diawara in Verona – Roma e quello di ieri sera col sesto cambio. Proprio per questo, per l’ennesima volta con una ciclicità media di circa una stagione e mezza, che si interrompa l’esperienza tecnica del portoghese in panchina; se non altro perché non si possono cullare velleità di sorta se su quella stessa panchina continua a sedersi uno che assomiglia sempre più a un capro espiatorio.
Da quel momento in poi, però, la colpa chi se la prende, se non arrivano subito Sarri o Allegri?
Paolo Marcacci
San Francisco apre un nuovo fronte contro i giganti dell'alimentare. Il procuratore David Chiu ha…
L'ex attaccante, fino a qualche ora fa dirigente di una squadra di Serie D, ha…
"La scena che ho visto in Milan-Lazio mi fa venire un suggerimento: mettiamo le postazioni…
La prima partita degli ottavi di Coppa Italia ha visto la Juventus imporsi con un…
La Commissione Europea ha recentemente promosso l'Italia, sospendendo la procedura di infrazione per un deficit…
Notizie ancora molto delicate per la Juventus, che perde un suo titolare per diversi mesi.…