In Gran Bretagna, dove il premier Boris Johnson aveva suggerito all’inizio di difendersi da Covid-19 con l’immunità di gregge lasciando liberi tutti, si è arrivati al punto di vietare le riunioni in casa con più di 6 persone. In Francia ci sono stati quasi 9000 casi 20 vittime in un giorno. Anche da noi aumentano, purtroppo, gli ammalati ricoverati in terapia intensiva e i contagi sono stabilmente più alti di quanto fossero all’inizio. Negli Stati Uniti, in India e in altri paesi continuiamo a ritmo di decine di migliaia di contagiati.

Se si vuole far finta di niente, si può anche farlo. Ma quello che si suggerisce a quelli che negano il virus e la sua capacità di esplosione all’interno delle persone, e dunque di generale pandemia, è che se ne vadano in giro con scritto una bella ‘N’ sul petto in cui si capisca da questo che sono negazionisti e che come tali vanno trattati.

Anche quando dovessero essere contagiati. Dunque dovrebbero entrare non in isolamento ma in posti appartati dove verranno curati con tisane, aglio e brodi di pollo cotto dove si cercherà di lasciargli sul tavolo un libro del tipo: ‘Non siamo mai andati sulla luna’ oppure ‘Gli statunitensi che hanno abbattuto le torri gemelle’. Così possono baloccarsi con il complottismo di ogni ordine e risma.

Purtroppo abbiamo a che fare con una malattia pandemica, che è ancora molto capace di contagio, e anche in proporzione molto capace di generare malati più gravi e addirittura ancora vittime. Non abbiamo visto ancora il picco più alto in Italia, perché lo vedremo dopo la riapertura delle scuole molto presumibilmente alla fine di settembre. In Francia e in altri paesi, dove hanno cominciato le scuole prima e coloro che sono stati in vacanza tornano prima, abbiamo già tantissimi casi.

Non si tornerà più a un lockdown o a un isolamento generalizzato, ma è un fenomeno da tenere in considerazione. Le morti generate, o concausate, dal Coronavirus sono peraltro ben identificabili. Perché mai come in questo inverno passato, ed estate e autunno, la mortalità generale, secondi i dati Istat, in Italia è stata così bassa. Perché le condizioni meteorologiche sono state molto favorevoli e dunque, rispetto ad altre cause di morte, noi ne abbiamo di meno.

Dunque è ben evidente quello che è stato il contributo di questa malattia in termini di morti, se non altro premature. Ma quanto tempo avrebbe vissuto ancora qualcuno che invece è morto anche per il Coronavirus? Un mese, due mesi, un anno, un anno e mezzo, due. Vogliamo pensare che per quella persona il tempo, per quanto breve, non fosse prezioso è lunghissimo? Meditate gente, meditate.


GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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