Il Movimento 5 Stelle è in fermento: alle 18, i deputati e senatori si sono riuniti per una prima assemblea che affronti i malumori che da settimane agitano i grillini.
All’ordine del giorno ci sarà sicuramente l’organizzazione degli Stati generali (per il rinnovo del capo politico e non solo), e tanti altri temi che stanno infuocando i pentastellati.

Paolo Ferrara, consigliere capitolino del Movimento 5 Stelle, è intervenuto a Lavori in Corso per un commento sulla situazione interna del movimento e sul futuro dell’amministrazione capitolina che lo riguarda da vicino.
Si è detto orgoglioso di quello che i 5 Stelle stanno portando avanti a Roma, nonostante le critiche da parte di stampa e opposizioni.

“Ci vuole coraggio per governare Roma, lo sappiamo che è una città difficile. Noi ce lo abbiamo e vogliamo dimostrarlo anche nei prossimi anni. Non ci sentiamo sottovalutatati, io ho fatto un’esperienza di amministrazione importante e nel mio post dicevo che in questa amministrazione le competenze e l’esperienza dei consiglieri vanno riconosciute. Mi è dispiaciuto aprire i giornali e vedere che tutti davano consigli alla sindaca e ai consiglieri, a livello comunicativo va cambiato qualcosa.

Critiche dagli amici? Beppe Grillo ha sempre un ruolo nel Movimento, è un motivatore e noi lo ascoltiamo, con rispetto e orgoglio. Noi siamo un esempio di come deve cambiare il movimento, siamo stati la prima amministrazione, prima di andare al governo, ad affrontare i veri problemi. Io sostengo che questo gruppo nel Campidoglio deve essere ascoltato e anche studiato per come ha amministrato. Oggi siamo quelli che hanno abbattuto le villette dei Casamonica, che hanno risanato l’Atac. Non esistono accordi col Pd in questo momento, la sindaca si è ricandidata e vedremo quello che succederà; chiaro che servirà una riflessione più ampia. Anche questi Stati Generali vanno in quel senso. E ci andrà anche Crimi, smentisco la sua possibile assenza che sarebbe stata solo per altri impegni.

Come commento la posizione critica di Stefàno? Enrico Stefàno lo conosco da tantissimo e so quanto sia bravo, ma non sono per niente d’accordo con la sua posizione per cui l’ordinario non vada esaltato dall’amministrazione. Se prima queste cose non accadevano, l’ordinario diventa straordinario. Poi certo iniziamo a parlare di futuro. Se non è visione aver mandato via gli Spada e la criminalità dal lungomare e da Ostia, quando abbiamo fatto lo skatepark più grande d’Europa dove c’erano le loro palestre. Cos’altro è visione?

Il Pd dice che siamo stati catastrofici? Hanno mandato a casa Marino loro stessi, perché avevano fatto un disastro. Le critiche ci stanno poi. Io ogni sera vado a letto con la felicità per quello che stiamo facendo ogni giorno, mi dispiace se gli altri hanno delle delusioni. Roma in questo momento è uscita dal sacco. C’è un po’ di paura da parte di tutti per candidarsi contro la Raggi, questa città non ha bisogno di inciuci e di attendismi, ha bisogno di persone determinate che si espongono. Probabilmente dalla parte della destra, Meloni e Salvini si stanno litigando sul nome e non sulle cose da fare. Noi ci siamo esposti subito. Negli altri partiti ci sono dei conflitti enormi, da noi abbiamo persone che hanno pensieri e posizioni differenti, come si fa in democrazia.

Un commento sulla riapertura parziale alle persone degli eventi sportivi: credo che sia giusto tutelare la salute dei cittadini e non vogliamo tornare indietro ma alcuni spettatori negli stadi devono starci. Non sono uno scienziato e il comitato sta facendo un buon lavoro. Mi fido di loro e di quello che dice il viceministro Sileri per gli stadi aperti fino al 25% di capienza. Io sono d’accordo e credo sia giusto”.

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