Cosa faresti con il campionato se fossi Gravina?
Abbiamo chiesto ai nostri opinionisti di vestire i panni del Presidente della FIGC e di decidere cosa fare con la serie A di fronte all’emergenza coronavirus.
Ecco la decisione di Tony Damascelli.
Inutile aspettare. Inutile sognare e sperare. La vita ha altre priorità, il calcio viene dopo, lui sì, può attendere. Ma stavolta non c’è spazio e non c’è tempo per indugiare.
Dunque annullo tutto, o meglio, cristallizzo la classifica, non assegno lo scudetto, non avrebbe significato, non sarebbe eticamente e sportivamente corretto, seguo le indicazioni dell’Uefa e iscrivo le prime quattro alla prossima Champions League e altre due per l’Europa League.
Blocco le retrocessioni, concedo la promozione alle prime due della B, così allargando, per una sola stagione, la A a 22. L’emergenza consente ciò che in tempi normali non avrebbe alcuna logica. Lascio che le squadre concludano la stagione in corso, seguendo le direttive del Governo.
Non posso pensare di rinviare continuamente la ripresa, per ritrovarmi in una situazione paradossale e ingestibile, con i contratti dei calciatori in esaurimento o altri da rinnovare. Non ho alternative. Un anno maledetto ma la vita, prima di tutto.
Tony Damascelli
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