“Hanno fame? Non importa, paghino i loro debiti” ► Le scioccanti registrazioni delle riunioni dell’eurogruppo

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo

Come riportato oggi da La Verità, l’ex Ministro delle Finanze greche ai tempi di Tsipras, l’euroscettico Varoufakis ha affermato di avere in suo possesso delle registrazioni delle riunioni dell’eurogruppo del 2015, dalle quali si evince chiaramente che le tesi degli antieuropeisti sono tutte fondate: non esiste democrazia in Europa.

Le scelte vengono imposte dall’alto e misure cruciali per la vita di milioni di cittadini europei vengono prese con processi decisionali inaccettabili da parte di un nucleo di persone arroccate intorno alla Germania che detta la linea insieme alle organizzazioni finanziarie in maniera aggressiva e ricattatoria verso gli altri paesi.

Inutile dire che queste registrazioni riguardano anche l’Italia, che vorrebbero destinare alle stesse sorti della Grecia.

Varoufakis ha consegnato la chiavetta con le registrazioni all’attuale Presidente della Camera greco, invitandolo a divulgare tra i parlamentari e all’opinione pubblica. Il Presidente della Camera si è rifiutato.

Cosa c’è in quelle conversazioni?
Se ne evince innanzitutto la disumanità dell’attuale capo del Mes Klaus Regling, che addirittura invitava a non pagare le pensioni ai cittadini greci lasciandoli quindi morire di fame, pur di consentire il pagamento delle rate al Fondo Monetario Internazionale.

Quello stesso Fondo Monetario Internazionale che recentemente è stato costretto ad ammettere pubblicamente di aver commesso gravissimi errori in Grecia, addirittura non tenendo conto del fattore umano.

Varoufakis nel suo libro dove ha già divulgato una parte di queste registrazioni tira in ballo anche l’Italia, affermando di aver chiesto personalmente a Pier Carlo Padoan il motivo dell’estensione dei suoi rapporti con il tedesco Schauble, che era solito aggredirlo inveendo contro l’Italia.

Il nostro ex Ministro dell’Economia avrebbe ammesso di aver conquistato la sua fiducia con la promessa di approvare il Jobs Act, in pratica un attacco ai lavoratori italiani pur di rispondere a un diktat di un burocrate tedesco.

Alla luce di queste rivelazioni dall’eurogruppo il Parlamento italiano e in particolare le opposizioni dovrebbero richiedere immediatamente una copia di quelle registrazioni per diffonderle pubblicamente.

Le prove della disumanità di questi personaggi chiamati a prendere decisioni per nostro conto, la loro arroganza ed il totale disprezzo verso i popoli e verso i processi democratici devono diventare di dominio pubblico.

Vale la pena ricordare che Regling è il capo di quel Mes per la cui riforma il nostro attuale Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha preferito andare oltre il mandato parlamentare ricevuto e per il quale Borghi l’ha accusato di infedeltà.


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