10 Nicolò Zaniolo
Valga come incoraggiamento, come carezza leggera ad asciugare le lacrime di un ragazzo che ora stringerà i denti per attraversare il ponte del dolore, sospeso sopra un futuro da riconquistare.
9 Atalanta
Si prende il centro della scena alla Scala del calcio; ostenta un possesso palla quasi irriguardoso, un’intensità che avrebbe giustificato i tre punti, indiscutibilmente. Gasperini ha ormai plasmato una cornice si forza e agonismo che sulla trequarti incornicia i ricami sempre preziosi del Papu.
8 Samir Handanovič
Muriel poteva angolare il tiro ancora di più? Certo, ma il colombiano ha battuto comunque basso e teso, quasi a pelo d’erba e il portiere sloveno ha subito battezzato il lato giusto, esibendo una reattività straordinaria. È un rigore più che altro parato, stavolta. Nelle statistiche dell’estremo difensore interista, tutt’altro che episodico.
7 Luis Alberto
In una partita che la Lazio in più d’un frangente soffre, senza trovare gli spazi usuali e arrivando spesso seconda sul pallone, lui luccica, letteralmente, col passare dei minuti, quanto a pregio tecnico e intuizioni che rischiarano una manovra altrimenti piuttosto ombrosa.
6 Luca Gotti
Il voto sarebbe più alto, se avessimo due sette a disposizione. Una carriera da giocatore appena appena sopra la soglia del professionismo, poi gli scantinati della panchina, o l’anticamera del ruolo di secondo. Però la sua Udinese è razionale ed efficace; lui, un bravo allenatore, misurato nei toni e composto negli atteggiamenti. Quasi un marziano, ma molto competente.
5 Cagliari
Ridimensionamento delle ambizioni e un po’ di sfortuna. Contro il Milan, per esempio, i sardi nel primo tempo sono risultati più efficaci degli avversari. Però è impossibile non pensare a una sindrome da capogiro, dopo le altitudini inusuali di classifica.
4 David Ospina
Nel cuore dell’area, con Immobile in pressione, opta per il disimpegno più avventato e difficile da porre in essere. Poi il centravanti partenopeo trasforma l’infortunio tecnico dell’estremo difensore azzurro in una traiettoria aurea. Così va il mondo, il calcio non fa eccezione.
3 Le maglie di Roma e Juventus
Immaginate un bambino, trepidante per la sua prima volta all’Olimpico, che vede entrare la Roma vestita di blu scuro e la Juventus camuffata da Bari. O forse siamo noi che cominciamo a invecchiare.
2 La riga storta di Verona
Sul terreno del Bentegodi si comincia in ritardo: i lati dell’area sono contorti, qualcuno in tribuna pensa di essere astigmatico. E siamo in Serie A.
1 I cantori di Ibra
Ha ben giocato e realizzato un bel gol. Possibile, però, che si debbano dilatare le vocali o sovradimensionare gli aggettivi anche quando si china per allacciarsi lo scarpino? Manteniamo la calma.
Paolo Marcacci
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