“L’allarmismo che sta suscitando la riforma del Mes lo trovo comico“.
Il Ministro dell’Economia Gualtieri in un certo senso ha ragione: se continuiamo a discutere sella riforma senza mettere in discussione l’intero meccanismo del Mes siamo in una situazione surreale.
Sembra che il meccanismo sia un crimine finanziario firmato da Conte nel 2019. Non è così. E’ un crimine finanziario al quale abbiamo preso parte da oltre otto anni, Conte sta semplicemente eseguendo il diktat di rendere la riforma ancora più stringente.
Fin dall’inizio il Mes prevedeva cessioni di sovranità per l’accesso al fondo, fin dall’inizio il Mes prevedeva che i miliardi sottoscritti dall’Italia fossero 125, fin dall’inizio il Mes prevedeva il pagamento delle rate anche in caso di un tremendo shock economico del paese, fin dall’inizio il Mes prevedeva un coinvolgimento privato nel salvataggio di uno stato, ergo nel salvataggio delle banche.
Quello che dice Borghi è vero: il Premier Giuseppe Conte ha di fatto approvato tutto ciò senza informare il Parlamento, ma questo era già avvenuto nel 2011.
Gli italiani combattano contro l’intero meccanismo del Mes, non solo contro la sua riforma.
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