Riflettori puntati sulla problematica questione dei rifiuti nella Capitale. A rassegnare le dimissioni oggi è stato il Cda Ama, composto dalla presidente Luisa Melara, dall’amministratore delegato Paolo Longoni e dal consigliere Massimo Ranieri. Alla base della decisione dei vertici dell’azienda capitolina c’è lo scontro col Comune di Roma sul progetto di bilancio 2017: sarebbero 18 i milioni di euro che il comune di Roma deve ad Ama, società con una situazione finanziaria altrettanto precaria”.
A fornire una delucidazione sui fatti è intervenuto il prof. Enrico Michetti: “Quando ci sono le dimissioni, una delle ragioni è il fatto che il presidente non voglia portare i libri in tribunale, ma è ovvio che non si può creare una conflittualità tra pubblico e privato, perché se il pubblico per uno stesso servizio (viste le condizioni economico-finanziarie dell’azienda) costa sette-otto volte più di un privato, è chiaro che la Raggi ha ritenuto di non poter più sanare quell’azienda. Ha ritenuto quindi di non sottoscrivere il bilancio“.
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