Dopo Emre Can anche Sarri avrebbe perso le staffe. Tutti i quotidiani sportivi stamane riportano di come il nuovo tecnico della Juve abbia avuto un duro confronto con il ds della Juventus Fabio Paratici, causa l’aver dovuto comunicare a Emre Can la decisione di escluderlo dalla lista Champions.
Dietro la tensione tra Sarri e Paratici c’è quindi la difficoltà che ha avuto il secondo nel gestire gli esuberi, difficoltà che si rifletterà – e che si è già riflettuta – sul tecnico bianconero.
Il tecnico toscano, si sa, non brilla per diplomazia e avrebbe ricordato a Paratici le sue parole dello scorso dieci agosto (“troviamo una soluzione per gli esuberi“).
L’incompiutezza di questa richiesta si fa quindi sentire in casa Juve, dove la tensione in questo momento la fa da padrone.
Tra tutti i centrocampisti che ha la Juve io francamente Emre Can non lo metto al settimo posto, per capacità di adattarsi e di fare il jolly davanti alla difesa.
Evidentemente è successo che tra Paratici e Sarri c’è stato qualche corto circuito sul mercato e sulla gestione dell’uomo.
Mi sembra che Paratici abbia difeso nella lista Champions i due nuovi acquisti, cioè Rabiot e Ramsey ma probabilmente Sarri difendeva un’altra scelta tecnica, perché se c’è stato questo confronto Sarri non considerava Emre Can il settimo centrocampista.
Paratici secondo me gli ha detto “tu Ramsey e Rabiot non li togli perché io li ho appena comprati“.
I giornali e i media non aspettavano altro che un’esclusione per montare un caso sulla Juventus, ma con qualsiasi altro giocatore sarebbe stato un problema. Io non guardo chi è stato escluso, guardo chi è rimasto: anche a me Emre Can piace tantissimo, ma non è che quelli che sono in lista sono giocatori inferiori.
Avremmo fatto una discussione anche se fosse stato escluso Khedira.
Queste sono le stesse questioni in cui ci siamo imbattuti quando arrivò Allegri al posto di Conte, le stesse identiche.
Ma magari Emre Can non si è abituato a queste situazioni Juve, ma tu ti premuri prima, lo vendi e non hai questa incombenza. Poi quando i calciatori vanno all’estero si lasciano sempre scappare qualcosa, forse si sentono un po’ più sciolti. Comunque il tedesco è una riserva ragazzi, io non ci trovo niente di sconvolgente.
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