E’ spaccatura nella maggioranza. A un passo dalla crisi di governo, proseguono le schermaglie tra Lega e M5S, mentre il Carroccio ha presentato oggi la mozione di sfiducia al premier Conte, che sarà messa ai voti in Aula lunedì 12 agosto.
Uno scenario politico commentato, a “Lavori in corso“, dal giornalista e senatore del Pd, Tommaso Cerno.
“Questa crisi doveva arrivare in Parlamento, e deve essere il Parlamento a decidere se Salvini ha o no la maggioranza e io sono convinto che, da qui al 20 di agosto, le riflessioni politiche che ho sentito in queste ore si riempiranno di contenuti, perché noi abbiamo lasciato, nell’ultima scena del film, il Pd alleato con la destra. E abbiamo lasciato il Movimento ‘6 stelle’, come ho detto in Parlamento, ovvero i 5 stelle più me (Cerno ha votato, in Senato, a favore della mozione del M5S contro la Tav, n.d.r.), dall’altra parte. Io penso che non sia uno schema che possa rimanere tale” ha detto Cerno.
In risposta a Luigia Luciani, il senatore dei dem ha poi osservato che “Salvini non farà nessun accorpamento con Fratelli d’Italia. Salvini andrà da solo e lascerà a casa tutti i deputati di Forza Italia che ci sono in Parlamento adesso e tutti quelli di Fratelli d’Italia che non riusciranno da soli ad andare al Governo“.
“Io non credo a una crisi-lampo, a un Pd con la destra, credo che dobbiamo ancora vedere il film” ha sottolineato poi Tommaso Cerno.
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