In economia ci sono tre grandi aggregati: settore privato, settore estero, settore pubblico. La domanda aggregata di beni viene creata sia sul mercato esterno che su quello interno, quindi per effetti delle importazioni esportazioni ma anche per offerta di beni e servizi sul mercato interno.
E’ successo che hanno praticamente distrutto il mercato interno convivendoci che il nostro paese debba puntare sulle esportazioni e che tutti i paesi debbano farlo.
Ma se tutti esportano chi è che importa?
E’ questo che crea conflitti e divisioni, questa legge del più forte che ha anche scardinato il vecchio sistema.
In cosa consisteva quest’ultimo? Nient’altro che nella possibilità della banca centrale di comprare titoli di stato invenduti: eravamo noi che compravamo il nostro debito per fare autostrade, ponti (che ora crollano), manutenzione, spesa pubblica. Facevamo quindi tesoro del nostro deficit, perché lo Stato non era un’impresa, il deficit non era per forza un male, perché non pensavamo che la vita si dovesse basare su rapporti di finanza speculativa privata.
Il deficit pubblico corrisponde a un surplus privato: combattendolo si combatte la ricchezza delle famiglie, la quale dovrebbe essere garantita anche dalle banche centrali, che ora non comprano più i nostri titoli invenduti e non garantiscono più la spesa pubblica.
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