De Rossi è un giocatore del Boca Juniors. Qualche mese fa nessuno avrebbe potuto immaginare una cosa del genere. La “colpa” è della scelta della Roma di non rinnovare il contratto al suo capitano. Il merito è di Daniel Angelici, il Presidente del Boca Junior che è riuscito, aiutato dal suo DS Burdisso, a portare Daniele De Rossi a giocare in Argentina. Lo abbiamo intervistato in esclusiva durante Radio Radio lo Sport.

Ecco cosa ha detto il Presidente del Boca Junior Daniel Angelici ai nostri microfoni.

In studio Stefano Raucci e Mimmo Politanò. In collegamento Ilario Di Giovambattista, Mario Mattioli, Alessandro Vocalelli, Luigi Ferrajolo, Furio Focolari e Roberto Colombo.

Politanò:
Buongiorno a tutti, ho parlato con il presidente. Ed è già in linea.
L’avv. Daniel Angelici ha detto: “Mimmo, visto che siamo in Italia, chiamami all’italiana”. E io sono contento per questo. Quindi lo chiameremo Angelici. In spagnolo si pronuncerebbe come se in italiano si leggesse Angelìsi. Ma noi, come lui ha detto, lo chiameremo Angelici.

Raucci:
Allora diamo tutti il benvenuto al presidente Daniel Angelici.
Ilario, partiamo da te, con le domande e le curiosità, su De Rossi e il Boca.

Di Giovambattista:
La prima domanda che vorrei rivolgere al presidente è perché ha scelto di portare a giocare in Argentina questo calciatore che ha trentaquattro anni?

Presidente Daniel Angelici:
Ci sono due motivi: il primo, perché De Rossi, si era sempre espresso come simpatizzante del Boca Juniors: e noi lo sapevamo. Poi l’intermediazione di Burdisso, che ha giocato con lui.
Burdisso è il nostro direttore sportivo e sta lavorando molto vicino alla presidenza. Lui mi ha parlato di De Rossi e del suo desiderio di venire a giocare nel Boca; e a me è sembrata un’opportunità. Perché per la prima volta in Argentina, in un club fondato da discendenti italiani, nel rione de La Boca, dove vi sono molti emigranti, avrebbe potuto giocare un calciatore italiano.
Ma soprattutto, per il valore di un giocatore e uomo come Daniele De Rossi, che ha giocato tante partite e fatto tante stagioni alla Roma ed è campione del mondo. Tutto ciò ci dà la sensazione che lui possa apportare alla nostra rosa, alla nostra squadra, al nostro club, un valore aggiunto, e soprattutto insegnamenti, durante quest’anno che trascorrerà con noi, per i più giovani del club.

Mattioli:
Buonasera presidente, innanzitutto. C’è stata tanta attesa e tanto entusiasmo per l’arrivo di De Rossi al Boca ma non dimentichiamo che De Rossi lascia il campionato italiano per tante ragioni, tra cui anche quella fisica. Se vogliamo dirla completa. Lui si è reso conto (e lo sa, lo sappiamo tutti) che non riuscirebbe a reggere un campionato italiano intero. Per cui… Non vorrei che alla fine i diciotto anni di carriera di De Rossi, possa venire macchiata da un rendimento che probabilmente potrebbe non essere all’altezza di quello che tutti si attendono.

Presidente Daniel Angelici:
Bene. In primo luogo, i due ‘futbol’, quello che si gioca in Italia e quello che si gioca in Argentina, sono totalmente diversi. Poi mi sembra che per Daniele sia una grande sfida venire in Argentina, quando uno desidera tanto venire a ritirarsi, o giocare con una maglietta fuori dalla sua squadra tradizionale. Nessuno dubita del suo attaccamento, del suo affetto, del suo amore verso la Roma, ma mi sembra che questa sia una grande sfida. Qualunque sportivo quando va in un altro paese, lo fa per trionfare. Così come vennero gli emigranti, in epoca passata a lavorare e trionfare; io non ho alcun dubbio che Daniele viene al Boca per questo, e questo gli darà un plus. E il valore spesso sostituisce la gioventù.

Alessandro Vocalelli:
Io vorrei fare al presidente tantissimi complimenti  perché ha preso un grandissimo calciatore, un grandissimo leader come De Rossi per cui merita molti complimenti. Poi vorrei fare una domanda è laterale a De Rossi. Giustamente dicevamo di giocatori argentini che sono venuti in Italia… nel Boca Junior, oggi giocano Tevez e Mauro Zarate. Ecco, volevo sapere dal presidente, chi è oggi Mauro Zarate? Perché da noi in Italia, sembrava quasi un fenomeno; sembrava quasi che potesse diventare un fuoriclasse; in Argentina come sta andando?

Presidente Daniel Angelici:
Bene. Mauro è un gran calciatore che ha molte qualità. Dato che il Boca ha una rosa competitiva, molte volte deve ‘lottarsi’ un posto da titolare con Tevez, mentre altre volte giocano insieme. Ma è un giocatore che apporta valore, apporta gol. E’ un attaccante che fa giocare la squadra e porta la palla verso l’area avversaria.

Luigi Ferraiolo:
Noi abbiamo mandato, per modo di dire, De Rossi al Boca. Lui, dal Boca, chi manderebbe  per esempio alla Roma? Un giocatore che merita di venire a giocare in Italia, nel campionato italiano? Naturalmente, non gratis. La Roma lo dovrebbe pagare.

Presidente Daniel Angelici:
Dipende dai soldi che ha la Roma da spendere.

Di Giovambattista: 
Corrisponde al vero che la Roma ha chiesto Almendra?

Presidente Daniel Angelici:
Ho per inteso che la Roma, attraverso il suo direttore sportivo, ha parlato col nostro direttore sportivo Burdisso per Almendra; ma non è mai arrivata una proposta per il nostro calciatore.

Furio Focolari:
Anche io faccio i complimenti, perché aver preso De Rossi è stata una cosa geniale. Domanda al presidente: si aspetta di più da De Rossi, per il campionato argentino o per la Copa Libertadores?

Presidente Daniel Angelici:
Per entrambi. Noi abbiamo vinto i primi novanta minuti. Mercoledì, nella Bombonera, ci mancano gli altri novanta e noi vogliamo passare ai quarti. Ai quarti potrà già giocare De Rossi in Copa Libertadores. Intanto calcolo che da qui a una settimana di allenamenti, potrà iniziare a giocare, sia in Copa Argentina, nel campionato della Super Liga e Libertadores. Il Boca ha tre competizioni per questo abbiamo una rosa con giocatori di qualità. Abbiamo l’obbligo di vincere tutte e tre le competizioni.

Di Giovambattista:
De Rossi ha sempre parlato de ‘La Bombonera’. Per lui poter giocare lì, era un sogno, e lo sta realizzando. Devo chiederle una cosa presidente. Il prossimo Boca-River, si potrà giocare in Argentina, o dovranno andare ancora a Madrid. Come ha vissuto quella vicenda?

Presidente Daniel Angelici:
No. La prossima partita Boca-River è alla quinta giornata del campionato e si gioca nel campo del River. In verità, l’esperienza passata non è stata buona; non è una bella cosa dover uscire dal proprio paese per giocare la finale e tanto meno uscire dal continente.

Colombo
Presidente quanto cresceranno di livello gli altri due centrocampisti che ha il Boca con accanto De Rossi?

Presidente Daniel Angelici:
Io penso molto. Avendo un nazionale dalla carriera di De Rossi, cresceranno non soltanto i calciatori che staranno al suo fianco, ma sarà anche molto importante per le squadre giovanili, tra i ragazzi di dodici, tredici, quattordici, quindici anni, che giocano nelle diverse divisioni. De Rossi sarà un giocatore che appassionerà tutti i ragazzi del club.

Di Giovambattista:
Due domande ancora sul calciomercato. Mi chiedono se Pavòn andrà alla Sampdoria in uno scambio con Ramirez. E poi se il Pipa Benedetto verrà a giocare in Europa.

Presidente Daniel Angelici:
Per Pavòn non abbiamo nessuna richiesta della Sampdoria. Diverso è con Benedetto. Con l’Olympique Marsiglia abbiamo una conversazione avanzata e ha mandato una proposta formale scritta al club. Il Boca sta valutando i termini ma sicuramente accetteremo, giacché il calciatore vuole andare a giocare in Europa. E l’altra è Nandez, che certamente finirà per giocare nel Cagliari.

Di Giovambattista:
Corrisponde al vero che De Rossi si possa liberare dal contratto se dovesse accettare la nazionale italiana. Che contratto c’è? C’è un anno? Alcuni mesi? Quanto rimarrà De Rossi?

Presidente Daniel Angelici:
Un anno. Dal 1 di agosto al 30 giugno del prossimo anno.


Traduzione di Mimmo Politanò