La giornalista Elena Tebano ha aperto, con il suo nuovo reportage della sezione “100 giorni” de “Il Corriere della Sera”, una finestra su Vienna, la città dove si vive meglio al mondo.
“Stiamo facendo uno speciale che dura 100 giorni, a ridosso delle elezioni europee, sui 28 paesi dell’Ue. Siamo andati in ogni paese per fare questi reportage, con dei fotografi, per raccontare l’Europa da un altro punto di vista, che non è soltanto della notizia secca ma è proprio dare un’idea di come si vive in quest’Unione Europea” ha spiegato in apertura la Tebano, intervenuta durante la diretta di “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich.
Entrando nel merito del reportage su Vienna, la giornalista ha detto che “ci sono state una serie di classifiche fatte, per esempio dall’Economist e da una società di consulenze, che è andata a vedere tutti i parametri della vivibilità. Vienna risulta la migliore degli ultimi dieci anni per una serie di circostanze, in parte fortuite, ma anche per una serie di buone politiche e quella della casa è una di quelle. Nel 1934, quando c’è stato l’avvento dell’antifascismo, avevano già costruito 60mila case popolari. Questa tradizione è rimasta nella tradizione e nel Dna della città e l’idea è che la casa non debba essere data solo ai più poveri. La città ha il dovere che le persone possano avere delle case dignitose“.
“Vienna ha una caratteristica che la rende unica: metà della città è ricoperta da spazi verdi. Loro hanno tutta una serie di regolamentazioni che, in ogni nuovo quartiere che si costruisce, ci debba essere lo spazio verde” ha proseguito la giornalista “c’è anche una grandissima attenzione ai bambini: in ogni angolo c’è un parco giochi, ci sono zone riservate a loro dove possono andare in bicicletta. C’è proprio un’idea della città che, secondo me, la rende così piacevole da abitare“.
E per quanto riguarda i servizi di trasporto pubblico? La Tebano ha sottolineato che “ci sono dei trasporti che funzionano benissimo. Ci si sposta con i mezzi senza alcun problema, a tutte le ore del giorno e della notte. Va detto che questo non richiede soltanto un investimento da parte della città, ma richiede anche una visione di quel modello della città” ha detto la Tebano, aggiungendo che “le persone pagano per avere i trasporti che funzionano“.
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