La Roma – in attesa dei risultati delle sue concorrenti – ha raggiunto il quarto posto, battendo il Torino alla fine di una partita che molto generosamente i commentatori continuavano a raccontare come bellissima. Perché non è stata una bellissima partita, ma piuttosto sono stati novanta minuti con tanti, troppi, errori. Soprattutto difensivi, tra due squadre che da questo punto di vista sono sicuramente rivedibili.
Ha sbagliato molto anche l’arbitro, che ha fatto infuriare il Toro per un fallo su Belotti e ha lasciato di stucco la Roma per un tocco tra spalla e braccio che chissà perché non è stato rivisto al Var. La Roma ha vinto grazie soprattutto a due cose: al carattere dei giocatori, che sono stati capaci di andare a riprendersi la partita dopo aver dilapidato il doppio vantaggio. In un altro momento la Roma avrebbe piegato le ginocchia. Stavolta, no. Stavolta i giallorossi sono stati capaci di ripartire, andando a segnare la terza rete.
Tanto carattere, insomma, per una squadra che però dovrebbe non affidarsi soprattutto al carattere. Ma l’altra nota positiva, molto positiva, è stata la conferma di Zaniolo, che ha riempito la partita con la sua presenza – ingaggiando anche una sfida personale con un combattente come Rincon – e ha firmato una rete bellissima. Un gol che è la cifra complessiva delle sue qualità: temperamento, forza nelle gambe, intelligenza e qualità. Ecco, è tutto questo che deve ispirare la Roma.
Alessandro Vocalelli
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